La recensione di Zootropolis – Un film “animalesco” per parlare di diversità e integrazione

Zootropolis spot

Il nuovo film Disney mette in primo piano gli animali per affrontare temi attuali con leggerezza e con una visionarietà che lascia stupefatti.

La trama

Judy è una coniglietta di campagna con un solo sogno: diventare una poliziotta. Non è facile per una coniglietta entrare nel corpo di polizia, ma con la sua tenacia riesce a superare i corsi dell’accademia per giungere finalmente nella città di Zootropolis.

Nonostante sia considerata inferiore a causa della sua razza, Judy dovrà far conto sulle sue forze e la sua tenacia, e su quelle di Nick Wilde, un’imbrogliona ma scaltra volpe per far luce su un caso di animali scomparsi. Non sarà facile risolvere il caso, ma nemmeno stabilire un rapporto di fiducia tra possibile preda e possibile predatore…

Il film

La Disney ci ha abituato a immersioni in universi completi e immaginifici, anche senza l’apporto di persone umane (vedasi Robin Hood o Il Re Leone): questa volta, oltre alla creazione di personaggi a tutto tondo, su cui svetta la protagonista che riesce a racchiudere lo spettro quasi completo delle emozioni umane, inserisce anche una trama gialla che prevede la risoluzione di un caso.

Proprio questo aspetto risulta una mossa vincente, in grado di appassionare gli spettatori più adulti mentre i più piccoli si divertono con gag alcune pienamente riuscite (valga per tutte quella con il bradipo Flash) ai quali però la trama poliziesca potrebbe risultare difficoltosa da seguire e troppo “noir” in certi momenti, e infatti gli spettatori più adulti e cinefili non faranno fatica a riconoscere alcuni riferimenti a certi film di genere anni Quaranta e Cinquanta. L’altra caratteristica che rende il film piacevole è la riuscita commistione tra i vari microcosmi che convivono nella città, quasi fossero piccoli mondi che concorrono a crearne uno più grande.

Il film, attraverso sequenze d’azione mirabolanti e gag, arriva a toccare argomenti più che mai d’attualità come la diversità e l’integrazione razziale: in questo modo, l’universo di Zootropolis risulta efficace metafora del mondo umano contemporaneo in cui i più forti non devono sovrastare i più deboli e le “razze” diverse dalla propria non devono essere considerate inferiori. Non solo, ma il film contiene anche un messaggio che invita chiunque a poter essere ciò che vuole e non limitarsi a essere ciò che è: per un bambino, questa morale non è assolutamente da buttar via, ma anche i più adulti farebbero bene a tenerlo a mente.

Zootropolis è un film che diverte facendoci riflettere e, nonostante qualche caduta di ritmo a metà durata, è uno spettacolo per gli occhi e per la mente in grado di ammaliare qualsiasi tipo di pubblico.

Voto: 8


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