La nostra guida al genere Sci-Fi Movie – La Fantascienza Moderna

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Siamo di nuovo qui a parlare di Sci-fi, argomento molto trattato qui in Universal Movies, illustrando  questa volta i film che secondo Noi possiamo definire più rappresentativi ed aderenti ad una Moderna Fantascienza.

Nel primo articolo abbiamo trattato approfonditamente di quelle serie TV e Film che, secondo il nostro giudizio, hanno maggiormente caratterizzato ed influenzato la fantascienza sino alla fine degli anni ’60, concludendo opportunatamente con Star Trek, una delle saghe Sci-fi tra le più longeve e con un altissimo numero di  fan estremamente accaniti, una saga divisa tra il grande schermo (con sino ad adesso 13 film all’attivo) ed il piccolo schermo (con sei serie TV ed in attesa della settima “ Star Trek: Discovery “ il cui varo è previsto per il prossimo mese di maggio).

Star Trek, come più volte è stato detto, ha influenzato enormemente tutta la fantascienza a seguire, ma, a nostro avviso, il film che apre la strada ad una moderna fantascienza è il capolavoro del grande Stanley Kubrick: “2001 Odissea Nello Spazio” uscito nelle sale nel 1968, oramai quasi mezzo secolo fa.

“2001 Odissea nello Spazio” può essere definito estremamente criptico e aperto ad innumerevoli interpretazioni, non si sofferma solo all’esplorazione del cosmo, ma cerca di scavare nella nostra coscienza, al fine di scoprire il segreto della nostra esistenza e di quella luce, prerogativa dell’uomo, che possiamo chiamare intelligenza.  Una pellicola in cui ogni dettaglio è studiato nei minimi particolari ed in cui la fotografia ha raggiunto livelli mai visti sino ad allora, con meravigliose ricostruzioni delle navicelle spaziali e degli interni di esse, il tutto incorniciato dalla fantastica colonna sonora di Eumir Deodato.

Gli anni ’70, ’80 e ’90 sono stati una miniera d’oro per la filmografia del genere, è infatti in questo periodo che sono usciti tantissimi film, molti però assolutamente da non ricordare perché definibili emerite porcherie o scopiazzature di cult di successo.

Tra i film più importanti di questo trentennio d’oro ci va di citare:

“Alien” e ”Aliens, scontro finale”. Il primo, un cult del genere, uscito nel  1979 e diretto da Ridley Scott è un film molto claustrofobico in cui un essere xenoforme, qui realizzato dal nostro Rambaldi e nella sua forma adulta vagamente umanoide, decima quasi totalmente l’equipaggio di una nave cargo chiamata Nostromo, l’alieno viene poi sconfitto alla fine da quella che possiamo definire una progenitrice del girl power moderno, la Ripley interpretata da Sigourney Weaver. Il secondo, uscito nell’arco dell’anno 1986, fu diretto da James Cameron, un sequel che non so se definire qualitativamente superiore al primo capitolo, ma che di certo si merita un posto di valore nella storia della fantascienza moderna. Qui l’essere xenomorfo è più simile ad un insetto. Il futuro di questa saga ha poi prodotto sequel e spin off vari, ma nessuno di questi ha mai saputo aggiungere nulla di nuovo ai primi due ottimi capitoli.

Ridley Scott è anche il regista di Blade Runner, altra colonna portante della moderna fantascienza, un film del 1982 ambientato in una distopica Los Angeles in cui un giovane Harrison Ford interpeta un poliziotto incaricato di scovare dei replicanti evasi dalle colonie extraterrestri ed illegalmente ritornati sulla terra.

James Cameron invece è  l’autore dei primi due Terminator, il primo uscito nelle sale nel 1984, il secondo sette anni dopo, protagonista della saga uno straordinario Arnold Schwarzenegger nei panni di un cyborg venuto dal futuro che ha un solo scopo, “terminare” il suo obiettivo. Tralasceremo proprio per amore della saga, i successivi “Terminator 3 – Le Macchine Ribelli”,  “Terminator Salvation” (unico film del ciclo in cui non è presente il nostro Schwarzy) ed il pessimo e “caciarone” Terminator Genisys.

James Cameron è oltretutto un fantastico visionario, visto che mette mano al proprio estro realizzando un altro grandissimo film, parliamo di quell’ “Avatar”,  uscito nel 2009 capace di incssare l’incredibile cifre di 2,8 miliardi. Con Avatar il regista sperimenta nuove tecniche di ripresa, la sceneggiatura è accuratissima e la costruzione della natura di Pandora, il pianeta su cui è ambientato, è fantastica.

Certamente non possiamo dimenticarci di parlare di:

  • “Jurassic Park” del 1993, il primo della fortunata serie composta, sino ad adesso,  da ben 4 capitoli, un film diretto da Spielberg e tratto da un romanzo di Michael Crichton.
  • “Contact” del 1997, diretto da Robert Zemeckis, in cui ci si interroga dell’esistenza della vita oltre la terra, attraverso una meravigliosa esperienza vissuta dalla protagonista, una giovane astronoma interpretata da una intensa Jodie Foster. Il film crea dei dubbi allo spettatore sulla figura del padre defunto o dell’alieno che la protagonista del film incontrerà durante il suo fantastico viaggio (è effettivamente l’anima del padre o ci troviamo di fronte ad un extraterrestre?).
  • “L’Alba del Pianeta delle Scimmie” diretto da Rupert Wyatt e uscito nel 2011, un prequel della saga del 1968, anche se può essere definito come una sorta di reboot e quasi un remake del film del 1971 “Fuga dal pianeta delle scimmie” (terzo capitolo della saga originaria). Il suo sequel “Apes Revolution”, uscito nel 2014 è in effetti un quasi  remake del film del 1972  “1999 – Conquista della Terra” (quarto capitolo della saga originaria). Noi di Universal Movies siamo curiosi di sapere come finirà questo rinnovato franchise….. Forse con un remake de “Il Pianeta delle Scimmie” del 1968? Staremo a vedere.

Difficile inoltre tralasciare un cult del genere, uscito nel 2014 di cui abbiamo parlato in maniera approfondita in questo articolo, “Predestination”, tratto da un romanzo del 1959 “Tutti i miei fantasmi” scritto da Robert A. Heinlein.

Concludiamo questo nostro piccolo viaggio con “The Martian”, un nuovo capolavoro di Ridley Scott del 2015, interpretato da un grandissimo Matt Damon e tratto dal romanzo “L’Uomo di Marte” scritto da Andy Weir. Fortunatamente la perte altamente “nerd” del libro è stata tralasciata o ridotta all’essenziale, ma comunque la ricostruzione del pianeta Marte è perfetta. Qui la scienza e la fantascienza si fondono a tal punto da non capire dove può esserci finzione e sino a dove può arrivare la realtà.

Con la speranza di avervi fornito una discreta guida essenziale per il genere Sci-Fi, vi rimandiamo al prossimo appuntamento legato alle rubriche di Universal Movies.


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