[La Bottega del Cineasta] Abbiamo visto il film Assassin’s Creed, ecco la recensione

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Per il nuovo appuntamento con La Bottega del Cineasta vi parliamo di Assassin’s Creed, il film tratto dall’omonima saga videoludica prodotta da Ubisoft, la regia di Justin Kurzel, nel cast Michael Fassbender.

Prima di poter parlare di Assassin’s Creed vi ricordiamo che troverete la nostra prima recensione cliccando qui, inoltre dobbiamo fare un piccolo, ma doveroso passo indietro, cercando di capire perchè Hollywood proprio non riesce ad adattare con qualità i grandi successi videoludici, il tutto nonostante budget clamorosi ed attori da Oscar.

Da Resident Evil a Tomb Rider, senza dimenticare Mortal Kombat o l’ultimo Warcraft, la storia del connubio Cinema-Videogames è purtroppo segnata da scivoloni artistici, in qualche occasione, clamorosi, negli anni si è passati infatti dal semplice esperimento fallito a ciò che oggi amiamo chiamare flop colossale, e poco importa se talvolta gli incassi discreti fanno dimenticare che la qualità narrativa viene dimenticata da qualche parte nel corso della produzione ….. eppure ogni volta le buone premesse sembrano esserci tutte. Che si tratti di pesanti buchi all’interno di sceneggiature blande, registi poco avvezzi al mondo dei videogames o produttori interessati soltanto a mettersi in tasca una buona fetta di incassi, questo matrimonio pare proprio “non s’adda fare”…. e noi poveri amanti della settima arte non possiamo che esclamare la classica frase: “che occasione sprecata”.

Assassin’s Creed, ahinoi, è la perfetta dimostrazione di quanto questa nostra premessa sembra calzare alla perfezione … ancora una volta infatti tale connubio non riesce a discapito di un budget da 120 milioni di dollari, la presenza di attori da Oscar come Michael Fassbender, Marion Cotillard e Jeremy Irons e la presenza in cabina di produzione niente di meno che di Ubisoft Motion Pictures, la divisione cinematografica di Ubisoft, lo studios della saga videoludica Assassin’s Creed.

A nostro modesto parere all’Assassin’s Creed di Justin Kurzel manca letteralmente il coraggio di osare, stiamo parlando di un film dal budget enorme che avrebbe potuto seriamente aprire un nuovo prezioso franchise per la 20th Century Fox, di un film che, senza se e senza ma, con alle spalle un universo narrativo senza precedenti ed un’idea di base relativamente originale, avrebbe potuto segnare il primo riuscito approccio tra due mondi (cinema e videogames) al momento ancora troppo lontani l’uno dall’altro.

Eccezion fatta per lo straordinario utilizzo degli effetti visivi, e per qualche scena action che regala alcuni momenti di buon intrattenimento, Assassin’s Creed non presenta molti punti di forza, fallendo in primo luogo nella scelta delle locations storiche, punti di forza della saga videoludica. Justin Kurzel ed i sceneggiatori non riescono, quasi in nessun occasione, a dare spessore ad una sceneggiatura blanda e priva di appeal. I personaggi inseriti in un constesto talvolta vuoto narrativamente, sembrano privi di un background minimamente paragonabile a quello dei loro pari all’interno della saga videoludica da cui il film proviene. Il cast di Assassin’s Creed, seppur di primissimo livello, non incide: la recitazione di Michael Fassbender è ridotta all’osso ed è un vero peccato perchè parliamo di uno dei più grandi attori dell’epoca contemporanea, difficile poi capire la scelta di un’attrice come Marion Cotillard se poi il suo personaggio si presenta piatto.

Come successo in altre occasione prima ancora, Assassin’s Creed fallisce miseramente l’obiettivo di unire due mondi affascinanti come quello cinematografico e quello videoludico, ma la nostra speranza è che in un futuro, non troppo lontano, la narrazione e la recitazione vengano prima della voglia di far soldi …. le idee in quel di Hollywood scarseggiano ed i videogames possono rappresentare una miniera d’oro dal valore inestimabile!!!

Il Verdetto 5


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10 thoughts on “[La Bottega del Cineasta] Abbiamo visto il film Assassin’s Creed, ecco la recensione

  1. Trovo veramente ingiuste questo tipo di recensioni, probabilmente figlie dell’accoglienza vergognosa da parte della critica americana, una critica capace di dare un rotondo 8 a una pellicola demenziale come “Sharknado” e non aggiungo altro. Io l’ho visto ieri e devo dire che i 100 minuti di durata del film mi sono letteralmente volati. Ok le carenze ci sono, non lo nego, ma lo scopo di un film è intrattenere e AC ci riesce in pieno. Se poi ci si aspettava il nuovo “Padrino” beh, il problema è vostro!

    1. Ciao Ibrasido, sono lieto che hai letto la mia recensione, ed ovviamente sai che il mondo della critica è bello perchè vario e personale.

      Detto questo voglio assicurarti che, almeno personalmente, la critica americana non influisce sul mio parere finale, su questo ti prego di credermi. Sull’attendere invece un nuovo Padrino, beh no…. lo sapevamo sin dall’inizio che non era questo il film che potesse cambiare la storia della cinematografia, il punto è che intrattenere non è il solo fine della settima arte, la qualità narrativa, l’arte della direzione e della recitazione è di certo ciò che la critica DEVE avere bene in mente per poter dare pareri: Assassin’s Creed intrattiene certo, come detto nella recensione è visivamente ottimo, ma purtroppo (non puoi non essere d’accordo) fallisce in tutto il resto, Michael Fassbender e Marion Cotillard (giusto per fare un esempio) secondo te recitano, o sono semplici marionette di una sceneggiatura priva di profondità? a parer mio non c’è recitazione tale da giustificare la loro presenza.

      Chiudo con Sharknado… ahahah a parer mio dare un 8 a qls capitolo di questa saga è da pazzi…. pensa te, manco abbiamo deciso di recensirli questi film tanto che sono brutti xD

      Spero che continuerai a seguirci, anche se non siamo d’accordo su Assassin’s Creed

      A presto

      1. Non discuto la serietà della recensione, il punto è che, per quanto tu possa rappresentare un’eccezione, è innegabile che se una produzione di Hollywood arriva in Europa con una tale nomea, non riuscirà mai a rifarsi una reputazione. Seppur gli incassi esteri stiano facendo buoni numeri (ad oggi siamo a 100mln di incassi globali) le conseguenze sono inevitabili.
        Per quanto riguarda le interpretazioni, Irons risulta inutile, cotillard sottoutilazzata, Fassbender fa, a mio modo di vedere, il suo, riuscendo a esaltare un personaggio che in mano a chiunque altro sarebbe naufragato. Io non discuto il voto, quello è soggettivo, il problema di tutte le recensioni negative che ho letto (fortunatamente che ne sono diverse anche positive) è che i lati buoni del film (che sono numerosi) vengono relegati a trafiletti mentre il 90% degli articoli sono invettive allucinanti. Ripeto, il film ha grosse lacune, ma solo perché sulle trasposizioni da videogiochi i critici fanno pulci che in altri generi non fanno. E questo non puoi negarlo!

        1. In fin dei conti sembra che quasi i nostri punti di vista tendino a combaciare xD Ti trovi con me che se non fosse stato per Fassbender, il personaggio di Callum Lynch sarebbe stato clamorosamente piatto?

          Non ho nulla tra l’altro contro il connubio Cinema-Videogame, anzi… ho dato un buon punteggio a Warcraft, ne avrei dati buoni a Silent Hill e Prince of Persia se il sito fosse stato creato prima.

          1. È vero sono similari i giudizi su alcuni punti, tranne che sul principale. Avresti dato buoni voti a Prince foto Persia e l’hai fatto per Warcraft (che a me è piaciuto, ma con personaggi stereotipati all’inverosimile)? Bene, avresti dovuto farlo anche per Assassin’s Creed che, a mio modestissimo parere, al netto dei macroscopici difetti, è la miglior trasposizione da videogame mai fatta, stroncata ingiustamente dalla ameba critica USA!

            1. Anche io ho notato il qualunquismo utilizzato su alcuni personaggi di Warcraft, sinceramente credo che la miglior trasposizione al momento sia Silent Hill, senza ombra di dubbio, anche se non è un capolavoro.

              1. D’accordo con te su Silent Hill, è che io non amo gli horror quindi per me rimane Assassin’s Creed il migliore, con a ruota Warcfrat e Prince of Persia. Però vedi che, discutendone, la sufficienza questo film l’avrebbe meritata? E questa è l’idea che leggendo tutte le recensioni mi è venuta, cioè che i recensori (non parlo di te, che mi stai rispondendo con grande gentilezza) si sono approfittati del fatto di non avere contraltare e di poter dire qualsiasi cosa. In definitiva, mi sembra lapalissiano che questa pellicola meriti la sufficienza ( non di più) e che un secondo capitolo sarebbe obbligatorio per vedere dove vogliono arrivare sceneggiatori e produttori. In caso poi il cerchio non venisse chiuso, allora la stroncatura sarebbe d’obbligo. Bloccarlo adesso è un delitto secondo me, quindi spero tantissimo nel mercato asiatico e mi auguro si raggiungano i 200mln, in modo da poter continuare.

                1. Ma guarda è la nostra politica confrontarsi constantemente con i lettori, noi non siamo al di sopra di nessuno, esprimiamo solo liberamente il nostro parere, e posso tranquillamente affermare inoltre che sono lieto di potermi io confrontare con una persona educata e amante della settima arte come te.

                  Sull’aumentare il voto mi spiace … niente da fare ahahah questa è un’altra politica xD

                  Devo però essere più austero sul discorso incassi…. 200 milioni di incasso non permetteranno mai di portare avanti la saga, ai 120 milioni di budget vanno, come sempre, aggiunti i costi promozionali e quelli del merchandising, solitamente con budget del genere un incasso capace di assicurare sequel deve superare i 400 milioni di dollari….qdi le tue speranze devono essere più sostanziose.

                  1. No ma non pretendevo assolutamente la modifica del voto, figurati. Sul budget mi sono espresso male, intendevo che la mia speranza era che in Asia guadagnasse 200mln, portando il totale oltre i 300. Ora è vero che ne servirebbero di più, ma la Ubisoft ha annunciato fin dal principio che non si aspettavano miliardi di utili, ergo per un eventuale sequel credo che sarebbe sufficiente guadagnare anche solo quel tanto che basterebbe per attirare un’altra casa di produzione.

                    1. Michael Fassbender oltre che protagonista è anche produttore, quindi l’importante, oltre ad un incasso adeguato, sarebbe non perdere la fiducia del vero punto di forza di questo ipotetico franchise partito zoppicante

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